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Puglia: la via Traiana da Ostuni a Egnazia Percorriamo la ciclabile pugliese, tra paesaggi incantevoli e monumenti storici affascinanti.

La Puglia è una terra di grandi bellezze naturalistiche, tutte da scoprire in lentezza e la bicicletta è un mezzo ideale per questa esplorazione slow, tra splendidi paesaggi e gioie del palato. Se volete scoprire una Puglia inedita tutta a pedali, Viagginbici.com vi conduce lungo la via Traiana da Ostuni a Egnazia, alla scoperta dei tesori naturali, storici e gastronomici di questa bella regione

 

Partenza dalla Città Bianca – La via Traiana deve il suo nome al fatto che qui esiste il pezzo meglio conservato dell’antica via romana datata 108 d.C.. Il percorso cicloturistico parte dalla splendida Ostuni, che domina dall’alto il mare del Salento. E’ chiamata la Città BVianca per le sue case e strade di calce candida; è pulita ordinata e perfetta e racchiude nel suo perimetro chiese barocche di rara bellezza. Da qui possiamo inforcare qualsiasi tipo di bicicletta perché il percorso è quasi tutto in piano e asfaltato. Da Ostuni bisogna seguire le indicazioni per l’Albergabici, sede del Parco Dune Costiere. A segnare il nostro percorso i muretti a secco tipici di questa zona e a saturare la nostra vista, in questa stagione, le macchie di colore che vanno dal giallo delle distese di rape fiorite, all’arancio delle calendule e al rosa fucsia della malva.

 

Tra oliveti monumentali dolmen e agrumeti fortificati – Molte le masserie che qua e là sono disseminate lungo i 28 km della ciclabile e tanti gli oliveti monumentali. Una prima sosta vale la pena farla alla grotta di San Michele Arcangelo, sito medievale con affreschi bizantineggianti. Continuando a pedalare si arriva ad un Dolmen, una struttura funebre pagana del secondo millennio a.C. vicino all’albergabici (dove si possono affittare citybike, trekking, tandem e ebike). Salendo sul tetto di una piccola costruzione contadina avete la possibilità di ammirare un panorama che dalle colline della val d’Itria arriva al mare. Sarete avvolti dal profumo dell’aria buona fatta di mentuccia, timo e ginepro fino a che ad un certo punto all’interno di una masseria fortificata vi troverete di fronte a San Pietro in Ottava una Chiesa preromanica. Qui c’è anche un piccolo borgo, un insediamento rupestre, con un frantoio ipogeo e un agrumeto fortificato con la canalizzazione chiamata araba (all’interno dei muretti a secco).

 

Le “lame” – Dopo il Santuario di Pozzo Faceto con annesso l’Ospitale dei Cavalieri di Malta in zona Fasano c’è uno dei complessi di Lame meglio conservato (Lama d’Antico). Le lame sono fiumi fossili, corridoi ecologici in cui, attraverso l’erosione, si sono create grotte e insediamenti rupestri spesso con chiese, e qui nella Lama d’Antico è visitabile una Cattedrale in Rupe con degli affreschi bizantini che vi lascerà a bocca aperta. Il percorso della via Traiana dopo 28 km totali arriva al Museo e Parco Archeologico nazionale di Egnazia e qui termina.

 

da Tgcom.com

 

 

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